Chi siamo

Nel 1948 subito dopo la seconda Guerra Mondiale, il C.I.F. di Venezia accolse in Facen di Pedavena (BL), bambini fisicamente fragili e bisognosi di ristoro: li ospitava per periodi più o meno lunghi, per riconsegnarli, poi, alle loro famiglie, sollevate nel ritrovarli irrobustiti.

Più tardi nel 1975, ci si rese conto che questa casa poteva offrire ben di più ai ragazzi che ospitava: certamente ristorarli nel fisico, ma anche essere davvero la loro casa, dove crescere “in sapienza”, sviluppare le potenzialità personali, in un clima di stimolazione pedagogica e in un sano confronto con i pari e gli adulti. Nacque così la “Comunità Villa S. Francesco”, che ospita bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, in difficoltà per problemi familiari, personali e bisognosi di riferimenti affettivi validi.

Nel 1986 si comincia a pensare e credere ad Arcobaleno ‘86, i colori della vita dopo il buio del temporale. Ragazzi svantaggiati che accolti e aiutati a crescere, sulla soglia della maggiore età, decidono di affrontare il loro e altrui futuro da protagonisti ed in forma associata, assieme a chi ha condiviso tratti significativi della loro vita, costituendo la prima cooperativa di solidarietà sociale della provincia di Belluno.

Fermando lo sguardo sui cinquant’anni vissuti, nel Natale del 1998, la Comunità allarga il proprio cuore al mondo, alla ricerca appassionata di sogni, segni, simboli, natività e nuove solidarietà. Nacque qui il Museo dei Sogni, della Memoria, della Coscienza e dei Presepi. Vite, storie, esperienze significative anche se a volte dolorose, da far leggere con partecipazione consapevole per imparare da esse. Fedele alla storia educativa, dura e affascinante che ha visto coinvolti fino ad ora oltre 6000 ragazzi e giovani assieme a educatori, volontari, la Comunità tenta oggi di affrontare le sfide del futuro legate alle nuove frontiere della povertà.

L’emergenza educativa è generata spesso da adulti smarriti, sprovvisti di valori, passioni, sguardi alti e lontani. Il tramonto dell’area della “valorialità” fatica a far nascere un’alba ricca di luce. È necessario allora occuparsi anche della crisi della “adultità” riprendendo per mano etica, valori, formazione e ricerca di senso, offrendo così la possibilità a ragazzi, giovani, adulti e famiglie, di sognare il loro futuro come luminosa promessa, non come oscura minaccia. L’impegno è spendere e ri-tornare nelle strade educative del futuro quanto imparato, capito, ricevuto, condiviso in tanti anni di bene solidale e comune, capaci tutti di scrivere insieme una nuova grammatica della cittadinanza, quella dei nuovi cittadini di tutto il mondo.

Oggi fanno riferimento alla “Comunità di Villa San Francesco": Casa Aurora, Foresteria Emmaus, Casa degli affreschi, Arcobaleno ‘86, Museo dei Sogni della Memoria, della Coscienza e Presepi, Stella Azzurra, Ri-cercatori di senso, Sogni Antichi, TeleTU e Incontri del lunedì.

Who we are

In 1948, right after the II World War, the C.I.F (Centro Italiano Femminile, Feminine Italian Centre) started hosting fragile children in need of care: the centre hosted them for long or short period, and then returned them back to their families, grown up and in better shape.

Later, they realized that this house could offer more to the youngsters who were hosted there. The place certainly physically reinvigorated them, but it could also become a real home, where children, boys and girls could grow “filled with wisdom” and develop their personal skills in an educationally exciting environment with healthy relations with peers and adults.

In 1986 we started thinking and believing in “Arcobaleno ‘86”, the colours of life after the darkness of a thunderstorm. This project was born from disadvantaged young people who, hosted and helped, at the door of adulthood decided to embrace their own future and the future of others, personally and in association with the people who shared with them parts of their life journey. And so, they came together and created the first cooperative of social solidarity in the province of Belluno.

Taking a picture of these last fifty years, at Christmas 1998, the Community widened its heart to the world, in a passionate search of dreams, signs, symbols, nativities and new solidarity experiences. So here the “Museum of dreams, memory, conscience and Christmas cheche” was born. Lives, stories, meaningful even if sometimes hurtful experiences, to be shared with aware involvement to learn from them. True to its educative, hard and fascinating history, that involves more than 6.000 children and young people since now, together with educators and volunteers, the Community strives to face the future challenges connected to the new situations of poverty.

The educational emergency is often generated by lost adults, poor of values, passions, higher and further gazes. The sunset of the human values struggles to give way to a dawn full of light. It is now necessary to take care even of the “crisis of adulthood”, taking by hand ethics, values, education and research for a meaning. Only by doing so it is possible to give young people, adults and families, the possibility of dreaming of their future like a bright promise, not like an obscure threat. The commitment is to spend and give back on the educational roads of the future what it has been learnt, understood, received, shared in many years of solidarity and common good. This enables us all to write a new story of citizenship, the one of young citizens of all the world.

Today to “Comunità Villa San Francesco” refer: Casa Aurora, Foresteria Emmaus, Casa degli affreschi, Arcobaleno ‘86, Museo dei Sogni della Memoria, della Coscienza e Presepi, Stella Azzurra, Ri-cercatori di senso, Sogni Antichi, TeleTU e Incontri del lunedì.

Traduzione a cura di Priscilla Giacomin


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Su di noi sono state scritte delle tesi, ecco quali:

Alessandra Zubani - Il museo dei sogni, della memoria e dei presepi di Feltre
Giancarlo Ren - Da una comunicazione silente a una comunicazione mediale con arte
Silvana Lira - Integrazione del disagio sociale e disabilità nelle attività ricreative
Aldo Bertelle - Da una pedagogia delle intuizioni a una corretta prassi socioeducativa

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