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24/08/2018

IL MATTONE DEL MONDO

TG2-Storie

La trasmissione Tg2-Storie,condotto da Maria Concetta Mattei ha dedicato una parte della puntata alla consegna del Mattone del mondo. Il video è disponibile sul sito della Rai al minuto 46.

La carezza del Papa al giovane Manuele dona la benedizione a Villa san Francesco

di Francesco Dal Mas

La carezza del papa. L’ha ricevuta Manuele, 15 anni, una vita difficile alle spalle, con la comunità di Villa San Francesco che lo aiuta a recuperare. Brillantemente. Lui, suo fratello Erik, gli altri venti ragazzi di Facen. Ieri mattina sono stati in San Pietro, hanno partecipato all’udienza generale del mercoledì, lassù, vicino al papa, là dove siedono di solito i cardinali e i vescovi. Una giornata speciale, per dei momenti indimenticabili che resteranno nella memoria dei giovani partiti da Pedavena per raggiungere Roma.

Francesco, al termine della sua riflessione ancora una volta incisiva (“non amare è il primo passo per uccidere”) si è fatto incontro a Manuel e ad Ennio De Poi, il segretario della comunità. Gli altri ragazzi con Francesca Avanzo, l’accompagnatrice, sono rimasti a qualche metro.

Manuele, emozionato, ha consegnato a Bergoglio il mattone costruito con tutte le terre del mondo (ben 199 paesi) raccolte dal Museo dei Sogni di Feltre. Ennio gli ha spiegato questo “miracolo”. Francesco si è fatto subito serio quando ha sentito il racconto. Due minuti e poi la richiesta da parte dell’operatore di benedire Manuel e i suoi compagni. Il pontefice lo ha accarezzato e gli ha fatto, col pollice della mano destra, il segno di croce sulla fronte. «Porta questa carezza e la benedizione anche alla Comunità e ai ragazzi del tuo paese».

Manuele ha ringraziato con un sorriso largo così ed Ennio ha aggiunto: «Porterò questa benedizione a tutti coloro che nella nostra terra fanno fatica». Viva commozione nel gruppo di Facen che assisteva poco distante.

«Sono stati momenti di un’intensità unica», ricorda Francesca, «perché ci siamo trovati dentro una riflessione del papa che sembrava fatta apposta per il nostro vissuto. Per spezzare il cuore di un giovane, aveva appena detto Francesco, è sufficiente negargli la fiducia, per annientare un uomo basta ignorarlo. L’indifferenza uccide, aveva aggiunto il pontefice. Uscire da questa logica è proprio il nostro compito educativo».

Ma l’avventura dei ragazzi di Aldo Bertelle, il direttore della Comunità, non finiva qui. Ennio e Francesca accompagnavano infatti il gruppo all’ambasciata filippina presso la Santa sede. Qui venivano ricevuti dall’ambasciatrice alla quale consegnavano un altro mattone cotto con le terre del mondo. A presentare la Comunità e a spiegare in lingua inglese il gesto è stato Erik, 17 anni, fratello di Manuel.

L’ambasciatrice ha assicurato che quel mattone lo porterà lei stessa al presidente delle Filippine. In comunità, a Facen, ci sono infatti dei ragazzi che hanno un particolare rapporto di riconoscenza con il lontano paese asiatico. «Questa». ha commentato da Facen il direttore Aldo Bertelle, «è un’umile azione diplomatica, che fa sintesi però dell’esistenza della nostra comunità: nella condivisione cerchiamo di praticare la fraternità, non solo tra di noi, ma anche con quanti ci stanno intorno e che non consideriamo affatto nostri nemici, anche se hanno una pelle e una fede diverse dalla nostra».

La delegazione feltrina, prima di raggiungere il Vaticano, aveva fatto sosta a Barbiana per pregare sulla tomba di don Milani, l’educatore che è il punto di riferimento della comunità di Facen.

Consegna del mattone del mondo a Papa Francesco

Consegna del mattone del mondo a Papa Francesco

Tg Regione - 199 mattoni del mondo

Il sindaco di Betlemme in visita al Museo dei Sogni

Sono 70 gli anni dedicati all’accoglienza di minori italiani e non italiani, segnati da esperienze dolorose, di fatica, di abbandono, aiutati alla trasformazione da un’accoglienza significativa, vera, impastata di amore e di esempi di vita, anche in Comunità dove vivono.

“Mai dire stranieri, soltanto non italiani”, ci raccomandava quasi ogni giorno il card. Loris Francesco Capovilla, segretario di Papa Giovanni XXIII, il Papa della bontà, per 35 anni padre, guida, maestro delle nostre Comunità. La strada è vita: cammina per migliorarla, questo il primo tema educativo della Comunità e tra gli interpreti più fedeli, più coraggiosi, più veri vi è stato anche il vescovo di Acerra (NA) Antonio Riboldi, salito quassù in questo mezzo colle feltrino decine di volte, per incoraggiare, servire, proporre, testimoniare a noi e non solo a noi, il significato vero della vita, accompagnata sempre dal bisogno di una ricerca alta e ragionata di senso; è con lui che abbiamo capito che le idee valgono per quel che costano, non per quello che rendono.

Nel 1998 la Comunità ha alzato lo sguardo al mondo intero ideando il Museo dei Sogni, della Memoria, della Coscienza e dei Presepi, sguardo attento a tutti gli inquilini nei 199 Paesi di tutti i continenti.

Fu chiesto ai Responsabili del bene comune di ogni Paese un pugno di terra come simbolo del loro sogno, quello reso vivo nella vita dei cittadini di ogni Paese.

Ci sono voluti 10 anni affinché il pugno di terra chiesto diventasse il Mattone del mondo, dove le terre di tutti i 199 Paesi sono presenti mescolate assieme, senza più possibilità di distinguerle e separarle.

Oggi a Feltre, forse, c’è il più grande Museo di simboli esistente, attraverso terre, pietre, acque, presepi, crocifissi, ferri, legni, simboli di scarso valore economico, ma di immenso valore politico, sociale, solidale, umano.

RESTITUISCITI AL MONDO, PRIMA CHE VENGA SERA

Il Patriarca di Venezia accarezza le 199 terre

Con il tema educativo comunitario del 2018, “Restituisciti al mondo prima che venga sera”, ogni minore e giovane qui accolto ha firmato un Contratto Educativo di Restituzione con i Sindaci dei Comuni di loro provenienza, impegnandosi a restituire in libertà e con libertà quanto ricevuto, ora arricchito di parola, impegno, bellezza, competenza, cultura e pensato umilmente per i destini del mondo.

Fu chiesto con delicatezza nel 1998 di essere ricevuti dal Presidente della Repubblica al Quirinale, la prima casa di tutti gli italiani. Ci era sembrato che chiedere il parere autorevole al Presidente della Repubblica fosse l’esame da superare. Aveva senso avviare e tentare di realizzare un Museo “vivo” che accogliesse la storia, i limiti, i sogni, il bello, il doloroso, il tragico, la meraviglia della vita in ogni angolo del mondo? Fu risposto di sì, senza fatica e riserve. A noi tutti parve quindi che questo Sì ci stimolasse a varcare i confini, pronti a curvarsi sui destini degli uomini nel mondo e del mondo, chiamati tutti a pensare al domani, al futuro di ogni nuova generazione.

CHIEDIAMO AIUTO ALLA MUSICA E AL CANTO

Domenica 7 ottobre 2018 alle ore 10:30, restituiremo parte di queste terre con i 199 Mattoni del mondo a tutti i Rappresentanti Ufficiali di ogni Paese, saranno quindi destinatari gli oltre 7 miliardi di persone che ogni giorno nascono, vivono, muoiono, assieme alle mamme che in ogni continente lasciano la vita partorendo, una ogni due minuti, dice la statistica.

Inviteremo 5 Ambasciatori accreditati presso il Quirinale, uno per ogni continente.

Sarà questa la nostra ultima carezza ad un sogno cresciuto in 20 anni, ora quindi più che maggiorenne.

Perdonateci se osiamo chiedere a Voi di aiutarci nel donare una carezza alla vita e alle Terre del mondo.

Quel giorno, il 7 ottobre, in 70 Paesi, 70 artisti alla stessa ora, se possibile, altrimenti entro il giorno, suoneranno o canteranno una nota di addio, di benvenuto, di festa, in 70 località differenti certamente, ma animate tutte dal desiderio di amare la terra, che è di tutti, perché bene avuto solo in prestito, amare e rispettare la vita, la bellezza, l’arte, la musica, il sogno.

Vi chiediamo con cortesia di essere tra questi 70 interpreti di riconoscenza. Non chiediamo grandi cose, soltanto un segno della vostra bravura e sensibilità, attraverso la musica, la direzione, la voce, individuando magari un luogo significativo dove suonare e cantare, ma anche a voi ovviamente prossimo e domestico.

Chiediamo di poter eventualmente avere un poco di documentazione della vostra partecipazione musicale del 7 di ottobre 2018.

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