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12/02/2022

LA CROCE DENUNCIATA

«La croce denunciata», inedito di Cacciavillani

Pubblicato a un anno dalla morte del decano degli amministrativisti

dall'Amico del Popolo di giovedì 3 marzo 2022

di Gabriele Turrin

Quando il 14 ottobre 2014 al museo diocesano d’arte sacra illustrò il tema «Casse peote e le tradizioni cooperative del Veneto» Ivone Cacciavillani, decano degli avvocati amministrativi del Veneto, scrittore e grande studioso della Repubblica veneta, impressionò il pubblico presente in sala anche per i suoi continui riferimenti a Feltre e alla sua storia secolare. Alla fine del suo intervento, rivolgendosi ai giovani li invitò a conoscere il proprio passato e a essere orgogliosi della propria terra.Non fu quella l’unica occasione che lo vide presente a Feltre. Nonostante i suoi molteplici impegni professionali era solito frequentare la Comunità Villa San Francesco di Facen di Pedavena. «Varcò il cancello della Comunità il 2 aprile del 1993, accompagnato dall’allora dottor proc. Enrico Gaz» ha scritto il direttore Aldo Bertelle nella introduzione al testo inedito di Cacciavillani «La Croce denunciata», pubblicato a un anno dalla sua morte (Dbs, febbraio 2022, Rasai di Seren del Grappa). Testimonianza anch’essa di un rapporto di amicizia e di condivisione, mai rinnegato o messo in discussione, perché l’avvocato aveva compreso lo spirito e le finalità di quella Comunità, dedita all’aiuto del prossimo, soprattutto dei ragazzi in difficoltà. Il testo altro non è che una riflessione su una Croce denunciata, opera lignea dello scultore Gilberto Perlotto, appesa su una parete bianca del Museo dei Sogni. In quella stanza c’era un po’ di tutto. «Simboli, cimeli, allegorie, richiami, sollecitazioni, appelli, motti, ammonimenti, frasi celebri, ricordi di visitatori illustri, fotocopie di giornali che ne parlano» scrive Cacciavillani che però non si lascia distrarre perché non riesce a distogliere lo sguardo da quella Croce. Strana, insolita, niente oro o argento, fatta solo di schegge di legno, messe assieme senza ordine. «È un’accozzaglia di pezzi di legno informe» che, lungi dal suscitare indifferenza, ti invita a riflettere, a ripiegarti su te stesso, a pensare alla caducità umana.

«Più la guardi più t’avvince; ti senti gorgogliare dentro che non sei da buttare; che per quanto tu sia caduto in basso, raccattando i pezzi rimasti puoi sempre fare un quadro nuovo; anche un’opera d’arte». Poi un grazie al direttore Bertelle, sempre che sia stato lui ad avere un’idea del genere, più unica che rara. Ma c’è un altro particolare che non sfugge allo sguardo di Cacciavillani. «A prima vista resti contraddetto: che significa? Il Cristo dov’è? Appunto, non c’è. C’è di tutto, alla rinfusa, ma il Cristo manca». Niente di più di uno scarto, ma speciale perché ti toglie il respiro se lo guardi con intensità, spoglio di tutto ciò che è labile ed evanescente. «Quella Croce, fatta di nulla, di scarti, da buttare t’inchioda a quel muro bianco e spoglio. Il terribile quotidiano dei giorni vuoti. Se poi ti avvicini vedi che è fatta di niente: pezzi o schegge di legno di ferro». Una Croce che fa pensare perché «qualcuno con un’idea maturata chissà come, con niente ha fatto una cosa importante e coinvolgente». Testo inedito, insolito, ma non per chi ebbe modo di conoscerlo a fondo come l’avvocato Enrico Gaz. «Cacciavillani- scrive nella postfazione- fu un avvocato fuori le mura, non riducibile entro schemi ordinari: una persona che non riusciva a trovare nel diritto e nel processo tutte le risposte che cercava». Non a caso Gaz non esita a definirlo «persona sorgente da cui zampillavano idee sempre innovative e stimolanti », sempre alla ricerca dell’essenza dell’uomo, al di là di ogni convenzione e apparenza, alla ricerca della «Croce che salva». Tema che diventa oggetto di una riflessione inesausta in questo testo, edito nella collana Quaderni della Comunità, diretta da Enrico Gaz.

Ad un anno dalla morte dell'avv. Ivone Cacciavillani, avvenuta il 17 febbraio 2021, la Comunità "Villa San Francesco" del CIF di Venezia in Facen di Pedavena (BL), che lo ha avuto per 30 anni collaboratore attento e appassionato anche nella vita della stessa, lo ricorda con il libro LA CROCE DENUNCIATA, testo inedito dell'avvocato Ivone, nato da una sua sosta sotto la Croce Italiana al Museo dei Sogni, della Memoria, Coscienza e Presepi a Feltre (BL), presso la Cooperativa Sociale Arcobaleno '86 Onlus.

La croce realizzata con legni provenienti da tutta Italia è opera dello scultore Gilberto Perlotto di Trissino e volontari della Comunità.

Il libro è edito dalla Linea Quaderni diretta dall'avv. Enrico Gaz.

 

Possibile acquistare il Quaderno chiamando allo 0439300180 o scrivendo a info@comunitavsfrancesco.it

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