Archivio news

12/11/2015

----- IL NUOVO CALENDARIO 2016 ----- VERBI ABITATI

MANCA IL VERBO REGGENTE

Quante volte forse ce lo siamo sentiti rimproverare, o siamo stati costretti a leggerlo nella correzione dei compiti scolastici, magari nei primi anni della nostra vita tra i banchi di scuola.

Tanti anni fa in Comunità “Villa San Francesco”, in uno dei tantissimi incontri settimanali e spirituali di formazione, rivolto agli allora 50 ragazzi accolti, (quello in corso è il 36° anno), ci si avviava al Natale e fu scelto questo passo del Vangelo di Giovanni: “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”.

Si chiese alla Professoressa Vanda Dal Pian di Feltre, insegnante di lettere all’Istituto Tecnico A. Colotti, di venire a spiegare.

Non fu facile ottenere il suo sì, perché sosteneva che risultava più facile insegnare all’università, ai licei, alle medie, che parlare a ragazzi esperti, già provati dal verbo soffrire, e per di più in casa loro.

Tuttavia venne e stette in disparte tutto l’incontro.

Prese la parola e alcuni ancora in Comunità ricordano bene cosa disse.

Aprì un libro che si era portato in aiuto e chiese ad un ragazzo (S.V. di Meano di Santa Giustina in provincia di Belluno) di leggere una frase che aveva scelto, dalla quale aveva maldestramente tolto il verbo.

Il ragazzo dodicenne non riuscì a leggere e rinunciò amareggiato.

“Vedi S.”, disse dolcemente l’insegnante, “non è che tu non sappia leggere, è che qui manca il verbo, quello reggente, il Verbo che Giovanni oggi ci ricorda per venire a vivere con noi, come noi. Non dimenticarlo, la tua vita senza quel Verbo, ha poco senso”.

E la storia dei verbi in questa Comunità non terminò lì. Per 5 anni (2009-14) in Casa Emmaus, per 110 volte abbiamo “scavato” Gesù di Nazareth con il tema: Gesù, “Ladro nella notte” di protesi, indicando anche in ogni incontro il verbo emergente nei passi dei 4 Vangeli, il verbo da abitare, con la domanda posta in una rubrica di TgTu, di TeleTu, tv di strada della Comunità: “E tu che verbo sei?”

Nasce poi l’idea di contare quanti verbi siano presenti nei 4 Vangeli e Dino Dalfreddo ne ha trascritti oltre un migliaio. Il segretario della Comunità Ennio ha riportato i 76 scelti per gli incontri del Lunedì.

L’educatrice Francesca ha letto anche quelli scelti da ragazzi e giovani in visita guidata al Museo dei Sogni, della Memoria, della Coscienza e dei Presepi all’Arcobaleno di Feltre. Infine, da tutto questo lungo elenco ne ha scelti 366.

M.B.S. li ha scritti, quasi dipinti, su 366 sassi raccolti da I. un minorenne maliano che vive con noi, sul greto del fiume Piave, a ricordo dei 100 anni della Grande Guerra, pensando a chi ha vissuto in giovane età magari solo il verbo morire. Saranno in compagnia alla mostra “abitarLa Stalla, verbi e gioghi verso Betlemme”.

Nasce da qui questo “strambo” calendario, dal titolo VERBI ABITATI, sprovvisto di santi, tempi, semine, lune e mezze lune.

VERBI ABITATI

Lo ha disegnato da par suo, come sempre, Vico Calabrò, con qualche licenza grafica di Vanni Vettori.

Ci offre solo 366 verbi, uno al giorno, il verbo da abitare, anzi quello da vivere per tutto il giorno, nelle strade, nelle case, negli uffici, nelle scuole, nelle fabbriche, nelle chiese, negli ospedali, nei giacigli e nei cuori del mondo.

Sarà il buon giorno a noi, a chi vive con noi e nelle nostre periferie.

Uscendo di casa potremmo scrivere sul palmo della mano il verbo del giorno da abitare, quello che potrebbe aiutarci ad aprire la porta al mattino e chiuderla alla sera, lasciando sempre aperta quella del nostro cuore nelle vie del mondo.

Grafica Cristiano Turrin - Layout bymb.it - Piattaforma Webasic